LUIGI VANVITELLI
Luigi Vanvitelli (Napoli, 12 maggio 1700 – Caserta, 1 marzo 1773) è stato un pittore e architetto italiano.
Nato da una famiglia di artisti originaria di Amersfoort (Olanda), il suo cognome originario (van Wittel) fu italianizzato in Vanvitelli dal padre Gaspar (Gaspare Vanvitelli), che, emigrato a Roma nel 1674, vi svolse attività di pittore fino al 1736, divenendo l'iniziatore del vedutismo.
Luigi Vanvitelli iniziò la propria attività come pittore, seguendo l'esempio del padre, per poi dedicarsi all'architettura e divenire uno dei più importanti architetti italiani del periodo fra il Barocco e il Neoclassicismo.
Allievo del poco noto Antonio Valeri, Vanvitelli si ispirò all'opera di alcuni grandi architetti del Barocco, come Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Carlo Fontana, Filippo Juvarra e studiò a fondo i trattati e le opere degli architetti dell'antichità e del Rinascimento.
Negli anni della formazione strinse una duratura amicizia e collaborazione con Nicola Salvi e si affiliò all'Accademia dell'Arcadia.
Notevole opera giovanile è il Lazzaretto di Ancona, costruito su una grande isola artificiale di forma pentagonale, realizzata dallo stesso Vanvitelli all'interno del porto (1733 - 1738).
Durante la permanenza in Ancona per queste opere portuali venne interpellato dal Comune di Ascoli Piceno per un parere circa il progetto della struttura lignea di carattere bibienesco concepita dall'intagliatore ascolano Giuseppe Gualtieri per la nuova sala teatrale da realizzare nel Palazzo Arringo; pur giudicando il progetto ben adattato al grande vano destinato allo scopo nel palazzo, Vanvitelli biasimò la moda alquanto diffusa di imitare le bizzarre sale di spettacolo dei Bibiena.
A Roma ottenne la carica di architetto della Basilica di San Pietro in Vaticano, che mantenne per tutta la vita.
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