ULISSE CAMBIA NOME E SI SALVA
Versione 4 p. 61

In seguito Ulisse arrivò presso il Ciclope Polifemo, figlio di Nettuno, al quale era stato preannunciato dall'oracolo Telemo, figlio di Eurimo, di stare attento a non farsi accecare da Ulisse.
Polifemo aveva un occhio in mezzo alla fronte e si nutriva di carne umana.
E questo, dopo aver condotto il bestiame in una grotta, pose innanzi alla porta sasso dalla grande mole e, avendo chiuso dentro Ulisse con i suoi compagni, incominciò a mangiarne alcuni di loro.
Ulisse, vedendo che non poteva impedire la sua ferocia e la crudeltà, lo ubriacò con il vino che aveva accolto da Marone, e gli disse di chiamarsi "Nessuno".
Perciò, quando bruciò il suo occhio con un tronco incandescente, Polifemo con un suo grido chiamò i restanti Ciclopi per chiedere aiuto e dalla sua grotta, che era chiusa, disse: "Nessuno mi acceca". Quelli, però, credendo che lui parlasse in quel modo per schernire i fratelli, non lo tennero in conto. Ma Ulisse legò i suoi compagni a delle pecore e sè ad un montone, e così tutti scapparono dalla grotta.
VERIOSNI LATINE ANGELO DIOTTI

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