VITA DI GALILEO
BERTOLT BRECHT

RIASSUNTO

La finzione scenica ha inizio con l’introduzione di Galileo, già adulto, al lavoro nel suo studio, a Padova.
Qui lo scienziato insegna ad Andrea, figlio della sua governante, alcune nozioni in merito ai sistemi tolemaico e copernicano.
Alla presenza di Galileo è poi introdotto Ludovico, un ricco nobile, che aspira ad essere discepolo dell’astronomo.
Parlando con l’ingenuo individuo, egli viene a conoscenza di una strana invenzione, il telescopio. Sfruttando il fatto che la scoperta di quest’oggetto è avvenuta molto lontano, Galileo, che soffriva di problemi economici, riesce a farsi ricompensare dal Doge donando alla Repubblica Veneta, per l’appunto, un telescopio. Quest’azione, oltre che fini utilitaristici, ha ben altri obiettivi: il telescopio è un importante oggetto per lo studio del cielo; servendosi di questo, Galileo compie scoperte formidabili, in grado di provare la veridicità del sistema copernicano.
Lo scienziato decide di trasferirsi alla corte medicea, giunto a Firenze nella sua nuova dimora, il fisico riceve una visita da parte del Granduca di Toscana, Cosimo de’ Medici, un bambino di nove anni.
Gli scienziati della corte dei Medici si rifiutano di osservare dentro il telescopio, e il loro intervento si risolve con un nulla di fatto, se non che la questione è indirizzata a Padre Cristoforo Clavio, astronomo della Curia romana.
Nel frattempo scoppia a Firenze la peste, che non riesce a fermare la ricerca dell’astronomo: Virginia, la figlia, e Andrea scappano con un calesse mandato dalla corte del Granduca; la signora Sarti, madre d’Andrea e governante, rimane ad assisterlo ma, successivamente, si ammala e muore. Andrea, che era saltato giù dal calesse ed era tornato a casa, viene a sapere così della morte della madre; con gran coraggio, s’impegna, nonostante tutto, nell’aiutare Galileo.
Il grande scienziato ha la sua rivincita quando anche il Collegio Romano riconosce la validità delle sue scoperte.
Di lì a poco, però, l’Inquisizione pone agli indici le teorie copernicane: il pisano è ammonito ad abbandonare le sue ricerche.
Dopo otto anni, tuttavia però, l’avvento di un prelato esperto di matematica sul soglio pontificio, suscita in Galileo e nei suoi discepoli nuove speranze: lui e il suo team si mettono al lavoro per studiare le macchie solari.
Nel 1633 lo scienziato, oramai noto, è convocato dall’Inquisizione, che lo incrimina perché Galileo nel frattempo ha pubblicato il Dialogo dei Massimi Sistemi in cui neanche troppo larvatamente ribadisce la veridicità del sistema copernicano.
Il 22 giugno 1633 Galileo Galilei abiura pubblicamente, tra l’esultanza della figlia e dei prelati, ma la delusione dei discepoli, che si sentono traditi.
Dal 1633 al 1642 lo scienziato vive prigioniero dell’Inquisizione, e pubblica una versione censurata dei “Discorsi sulle scienze nuove”.
Un giorno giunge in visita il discepolo prediletto Andrea, che si accinge a partire per l’estero; i due non s’incontravano dal giorno in cui Galileo aveva abiurato.
Galileo riesce a consegnargli, però, la versione non censurata dei “Discorsi sulle scienze nuove”, che, rischiando la sua stessa vita, Andrea Sarti porta in Olanda, dove può diffondersi.






COMMENTO:

Questo libro è stato sicuramente interessante, sia per il contenuto sia per il modo in cui è stato scritto.
Avendo già studiato Galileo a scuola, sapevo già quale fosse stata la sua vita, ma leggerla sotto forma di testo teatrale mi ha affascinato.
Il metodo di Galileo, associa a ogni sua scoperte leggi matematiche e sopratutto scrive in volgare anziché in latino per una maggiore divulgazione e si rende conto che la comunicazione è un grande passo per una cultura collettiva.
Quindi la figura di Galileo ci viene proposta come uomo - scienziato che riesce a lottare contro il conformismo della Chiesa e della politica, contro l'ottusità aristotelica pur avendo una personalità fragile e umana in tutti i suoi aspetti.
Bertolt Brecht vede sicuramente in Galileo il nuovo scienziato ma lo critica anche mettendo in evidenza le sue debolezze e la sua inevitabile sottomissione a figure più potenti come il sovrano di Firenze , il Papa o la stessa religione; l'autore lo accusa soprattutto di interferire, con le sue teorie, sull'equilibrio di una società serena e stabile, un'inevitabile costo da pagare secondo Galileo ma non secondo Brecht.
I moti dei corpi celesti ci sono divenuti più chiari; ma i moti dei potenti restano pur sempre imperscrutabili ai popoli. E se la battaglia per la misurabilità dei cieli è stata vinta dal dubbio, la battaglia della massaia romana per il latte sarà sempre perduta dalla credulità. Con tutt'e due queste battaglie, Andrea, ha a che fare la scienza".
Lo scienziato è visto come un "mito" per le sue idee e scoperte e per la forza con cui combatte perché queste siano accettate dalla Chiesa, quando poi Galileo abiurerà le persone che lo stimavano perderanno il rispetto per lui e la fiducia nella scienza e nel futuro in generale, reputando la sua azione un atto di vigliaccheria, non una mossa intelligente per poter continuare a fare il suo lavoro.
La chiave di lettura del libro si trova, secondo me, nel momento in cui Galileo abiura, Superficialmente potrebbe sembrare un atto di vigliaccheria ma andando più a fondo si capisce che quello era l'unico modo per riuscire a continuare le sue ricerche. Se lo scienziato, con un atto di eroismo, non avesse rinnegato le sue dottrine, la Chiesa lo avrebbe, senza dubbio, fatto uccidere, comportamento già adottato con Giordano Bruno.
Questo avrebbe causato una grave perdita per la scienza che ha trovato proprio con lui le basi per il metodo sperimentale, quello usato ancora oggi.
L'eroismo del singolo non può essere quasi mai considerato, ai fini pratici, benefico; sacrificarsi per le proprie idee è molto bello, ma sacrificare le proprie idee per raggiungere scopi più alti è ancora meglio.
L'opera, pur essendo un dramma, non ha un finale tragico, anzi.
Nell'ultima scena Galileo consegna quella che sarà la sua opera più importante ad Andrea che la porterà dove le idee dello scienziato non saranno censurate ma divulgate.
Inizia così una nuova epoca, quella tanto celebrata dal protagonista, in cui la ragione prenderà il sopravvento.

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